Motivazioni dell’intervento
L’infrastruttura di rete del Comune di San Benedetto del Tronto è rimasta ferma per 15 anni e necessita di un miglioramento tecnologico che coinvolga la velocità di accesso dei client (da 100Mbps a 1Gbps), la velocità delle dorsali (da 1Gbps a 10Gbps e, opzionalmente a 40Gbps), il supporto del nuovo protocollo IPv6 e del protocollo OSPF, la flessibilità di configurazione e la totale ridondanza dei dispositivi.
Questo Ente implementa soluzioni di virtualizzazione dei server da oltre 10 anni. Il numero dei server è passato da 20 a 5 nonostante i server logici siano passati da 20 a oltre 60; i consumi di energia elettrica sono diminuiti conseguentemente da 10 kW a circa 2,5 kW; i costi delle licenze proprietarie si sono ridotti ad 1/3 nonostante i servizi informatizzati siano passati da 5 a 60.
Tuttavia ancora nulla è stato fatto in ambito virtualizzazione dei desktop. Le tecnologie sul mercato non hanno ancora un posizionamento preciso, esistono numerosi vendor con strategie non chiare e si evidenziano sovrapposizioni di prodotti a riprova di un segmento non ancora stabile. I costi delle tecnologie più attraenti sono ancora molto elevati come lo sono gli investimenti infrastrutturali necessari al dispiegamento delle architetture di virtualizzazione dei desktop. Tuttavia è evidente che tali tecnologie saranno centrali nei prossimi 3 – 5 anni e che porteranno importanti risparmi in termini di costi diretti e di TCO (Costo di Possesso), nonché importanti aumenti di efficienza sul piano energetico e dell’ecosostenibilità in generale.
Il potenziamento della rete locale dell’Ente, nei termini precedentemente espressi, oltre agli immediati vantaggi per utenti e cittadini, rappresenta un primo indispensabile passo nella direzione della virtualizzazione dei desktop, costituendo atto propedeutico necessario ad un eventuale futuro dispiegamento di una qualunque architettura del genere.
La virtualizzazione dei desktop offre inoltre alcune possibili soluzioni all’obsolescenza delle postazioni di lavoro, la cui entità aumenterà fortemente nel prossimo anno. L’utilizzo di “thin client” (postazioni di lavoro leggere ed economiche da abbinare ai sistemi di virtualizzazione) al posto dei tradizionali PC potrebbe essere una strategia vincente qualora l’analisi costi/benefici lo confermasse. Inoltre, alcune specifiche architetture di virtualizzazione (non VDI), potrebbero risolvere, almeno in parte, il problema dei sistemi operativi non più supportati (es. Windows XP) la cui soluzione per via ordinaria richiederebbe investimenti ingenti già a partire dal prossimo anno.
Risultati attesi per gli utenti interni
L’aumento a 1 Gbps della velocità di accesso alla rete (fattore 10) e da 1 Gbps a 20/40 Gbps della velocità delle dorsali e tra server (fattore 20 – 40) porteranno ad un sensibile miglioramento percepito delle prestazioni dei sistemi, seppure ancora limitato dalle schede di rete dei client; tuttavia l’enorme aumento della velocità di collegamento tra server porterà ad un aumento di efficienza nella cooperazione applicativa con ricadute dirette sulla velocità globale media percepita dagli utenti.
L’applicazione di politiche di QOS (quality of service) permetterà di “prioritizzare” alcuni servizi rispetto ad altri, garantendo una distribuzione migliore dell’intera banda disponibile con importanti ricadute sulle prestazioni generali e sulla “reattività” delle applicazioni mission critical.
Il supporto nativo di dispositivi VOIP (voice over IP) apre la strada ad integrazioni spinte tra i sistemi voce (Centralini telefonici) e i sistemi informatici.
La ridondanza e la sicurezza dei nuovi dispositivi porterà ad un ulteriore aumento della disponibilità del datacenter (già passata in 10 anni dal 97% al 99,9 del 2013).
Risultati attesi per il cittadino
Tutti i cittadini beneficeranno della nuova infrastruttura per via di un sensibile aumento nelle prestazioni dei servizi online. In realtà le notevoli velocità della rete potranno ridurre i tempi dei processi di back-office, con ulteriori vantaggi per i cittadini che vedranno abbreviarsi i tempi dei procedimenti che li riguardano.
L’aumento della disponibilità del datacenter porterà ad un miglioramento dei servizi nei confronti del cittadino, che .percepirà una maggiore continuità operativa dei sistemi che utilizza.
Risultati indiretti attesi
La maggiore ridondanza dei nuovi dispositivi porterà ad un aumento generalizzato della disponibilità dei servizi (up time).
I tempi per l’applicazione delle politiche di disaster recovery diminuiranno sensibilmente e con essi i tempi necessari al recupero dell’operatività.
L’impianto è necessario e propedeutico ai progetti futuri di virtualizzazione dei desktop, come illustrato precedentemente. Tali architetture potranno portare a risparmi importanti in termini di costo di possesso (TCO), costi energetici ed ecologici, costo delle postazioni client e costi di licenza permettendo inoltre soluzioni vantaggiose al problema dell’obsolescenza e a quello dei sistemi EOL (End Of Life).
Fasi di realizzazione
Descrizione | Termine previsto |
Analisi dei requisiti | Gennaio 2015 |
Progetto del sistema | Febbraio 2015 |
Analisi di mercato | Febbraio 2015 |
Esperimento gara | Maggio 2015 |
Dispiegamento in test | Luglio 2015 |
Test su campione di utenti | Settembre 2015 |
Dispiegamento in produzione | Novembre 2015 |
I commenti sono chiusi.